Il 6 Luglio a Cetara la solitudine in “Parlami” di Alessandro Zannini, e l’emigrazione in “La cartiera” della scrittrice italo-svizzera Sina Merino
Si apre l’ultima settimana della 9a edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo. E prosegue il confronto tra i 34 scrittori in concorso per il Premio costadamalfilibri, opera realizzata dal Maestro Silvio Amato. Lunedì 6 Luglio, ore 20.30, in Piazzetta Grotta, alla via Marina di Cetara, Alfonso Bottone, direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it, intervisterà Alessandro Zannini, autore di “Parlami”, pubblicato da Mediterraneo, e Sina Merino, autrice de “La Cartiera”, edito da Swiboo.ch.
Il tema della solitudine è al centro della raccolta di racconti “Parlami”, storie che viviamo ogni giorno, di piccoli fatti, eventi minuti che raccontano la realtà, la verità delle cose. Le donne e gli uomini protagonisti delle dieci storie del libro vivono isolati. Non è una scelta la loro. Ma una condizione, conseguenza di situazioni ineluttabili e alienanti. Labirinti, sentieri senza uscita, a volte senza ritorno, persone con le spalle al muro. E le motivazioni sono tante: razziali, fisiche, persino anagrafiche. Lo scrittore e giornalista Alessandro Zannini ha scritto di uomini e donne che vivono isolati ed appartati non per scelta propria, ma per condizione imposta dagli organismi sociali, economici e culturali del proprio contesto antropologico, esclusi dal consesso civile o non approvati dalla maggioranza della collettività; arresi ad una vita fatta di insuccessi, di paure giustificate e colpe irrazionali, schiacciati dall’adeguamento ai limiti ambientali. E, qual è la via d’uscita? Qual è la soluzione? La parola. Si, la parola.
Nel libro della scrittrice italo-elvetica Sina Merino, “La Cartiera”, il lettore scopre tanto della vita in un paese italiano, della vita dei lavoratori stranieri in Svizzera, dell’emigrazione in America. Quando la «zia speciale» racconta con vivacità e colore della sua vita che cominciò, con tanti fratelli e sorelle, in povertà in un piccolo paese dell’Italia meridionale e proseguì da signora benestante in Argentina, lei volgendo lo sguardo al passato ne traccia un consuntivo e, inconsapevolmente, scrive la «sua storia», ma che s’intreccia con quella della sua numerosissima famiglia. Una saga familiare, con le sue ampie ramificazioni, segnata dal tentativo di emancipazione dalle iniziali condizioni di povertà, l’immigrazione in terra elvetica, la traversata verso la terra promessa e, alla fine, il rimorso per aver abbandonato la patria: cosa c’è di più interessante nella vita? Impronte vissute lungo il sentiero.